L’art. 177-ter, di recente introdotto nel TUIR, stabilisce che i limiti e le condizioni al riporto delle perdite previste in caso di integrazioni e riorganizzazioni aziendali non si applicano se le relative operazioni si verificano “all’interno dello stesso gruppo”.

In attesa che venga emanato il decreto ministeriale attuativo di tale norma, su Il Sole 24 Ore di oggi Antonio Fiorentino Martino e Paolo Scarioni esprimono alcune considerazioni sulla circolazione infragruppo delle perdite, anche in relazione alla condizione della “modifica dell’attività in fatto esercitata”, ancora oggi richiesta dall’art. 84 del TUIR in caso di acquisto di partecipazioni di controllo.

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