La “finzione di opacità” (e, dunque, l’equiparazione a soggetti IRES), che caratterizza le partnership estere ai fini del loro trattamento fiscale in Italia, genera fenomeni di doppia imposizione, i quali sinora sono stati risolti solo parzialmente dall’Agenzia delle entrate, con la circolare n. 9/E/2015.
Il disegno di Legge delega per la riforma fiscale contiene una significativa e necessaria innovazione in materia, con l’obiettivo di allineare il trattamento fiscale tra un investimento partecipativo in una società di persone estera e quello in una società di persone italiana.

Ne scrivono Paolo Scarioni e Antonio Fiorentino Martino sull’ultimo numero de Il Fisco dedicato all’approfondimento della fiscalità internazionale.

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