Una recente sentenza della Cassazione ha esaminato la vicenda di un collezionista che aveva ceduto un’opera di Claude Monet: riprendendo la distinzione tra “collezionista puro” e “speculatore occasionale”, i giudici hanno confermato la pretesa ai fini Irpef avanzata dall’Agenzia delle Entrate sulla plusvalenza realizzata attraverso la cessione.

Quest’orientamento presenta una serie di inconvenienti, e rende indifferibile l’attuazione della riforma fiscale sulla tassazione in capo ai collezionisti; Antonio Fiorentino Martino e Paolo Scarioni ne parlano sul Il Sole 24 Ore di oggi.

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